Mimmo Jodice

Nato a Napoli nel 1934 l’artista Mimmo Jodice negli anni 50 comincia a studiare disegno e pittura da autodidatta. All’inizio degli ani 60 fa della fotografia il proprio mezzo espressivo. La fotografia di Mimmo Jodice è sperimentazione sui codici dell’immagine e sui materiali che si allontana dalla descrizione a favore di un approccio creativo. Mimmo Jodice frequenta a Napoli artisti internazionali dell’avanguardia come Andy Warhol, Beuys, De Dominicis, Paoloni, Kosuth, Lewitt, Kounnelis. La frequentazione con il clima avanguardistico lo porta a realizzare lavori dalla matrice concettuale. Negli anni 80 pubblica il libro Vedute di Napoli: un’indagine sulla realtà e sui nuovi limiti dello spazio urbano. Anche nei progetti di indagine sociale le fotografie di Jodice non si limitano alla documentazione, ma sono imperniate di un’atmosfera onirica e visionaria. Forti contrasti fra bianco e nero, luci ed ombre e una violenza compositiva portano a risultati drammatici, come nella fotografia Senza tetto alloggiati nell’ex Hotel Tricarico, in cui le condizioni di miseria dei soggetti ritratti vengono enfatizzate dalle scelte compositive e tonali che costringono lo sguardo verso la scritta sul retro Felice Anno. La miseria della vita dei senzatetto è sottolineata dal volto bruciato dalla luce, quasi cancellato a metafora della loro condizione di segregazione sociale, che li rende invisibili.